Il tiro al bersaglio prosegue. Nel M5S il fuoco contro l’ormai ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è ad alzo zero e se alcun critiche prendono di mira la scelta politica la maggior parte delle frecciate è di più infimo livello. Questione di quattrini. Tentativo di non sganciare i rimborsi. Dagli spalti del Senato, Gianluigi Paragone, anche lui dissidente ma di sponda opposta, squaderna su Fb i nomi dei pentastellati, parlamentari e ministri, il cui piatto piange a dirotto. L’accusato replica, nega l’addebito, assicura di aver versato, per colpa di «un sistema farraginoso», nel conto del bilancio dello Stato e di...