Dubbi e ancora dubbi, ma sopratutto un orgoglioso disinteresse verso le capriole politiche che avvengono a Roma: la Val Susa non si appassiona, rimane fredda e marchiata a fuoco dalle recenti delusioni. A questo si aggiunga il vago orgoglio di essere stata la causa del crollo politico del governo pentaleghista. Ma tutti sanno anche che la partita del Tav non è chiusa e, anzi, potrebbe essere riportata sotto i riflettori in tempi brevi. L’Inea, l’agenzia della Commissione europea che presiede ai finanziamenti sulle infrastrutture ferroviarie della rete Tent, di cui fa parte la Torino – Lione, attende una risposta ufficiale...