La nostalgia è celebrata come grande business nel film di Nicolas Bedos regista, attore e comico figlio di un celebre umorista. Si omaggiano anche due mostri sacri del cinema come Daniel Auteuil e Fanny Ardant come appena scesi dai ritratti degli antenati, lui stropicciatissimo senza più ispirazione, lei istericamente dedita alle novità tecnologiche e alla frenesia del mondo contemporaneo.

DOPO TANTI anni di matrimonio non c’è più niente da fare, lei annoiatissima lo butta fuori di casa. Ma poiché la pièce è anche un omaggio a cinema, teatro, televisione, fumetti e musica e alle rispettive maestranze, si immagina un’impresa capace di offrire ai facoltosi clienti che ne facciano richiesta di poter rivivere il giorno più bello della loro vita o l’epoca in cui avrebbero voluto vivere, ricostruito nei minimi particolari in un teatro di posa, con attori a interpretare i vari ruoli. Un tempo erano le commedie degli equivoci di Feydeau a creare le entrate e uscite dei personaggi in scena, qui si dà a monsieur Victor Drumond (Auteil) vignettista in crisi anche coniugale l’opportunità di rivivere un giorno speciale.
Tutto l’apparato nel teatro di posa si mette in moto per ricreargli il giorno fatidico del 1974 in cui incontrò Marianne (Ardant), che sarebbe diventata sua moglie. Per far rivivere gli anni ’70 ritornati di moda intanto c’è «La belle époque», il fatidico bar degli incontri, poi Gitanes e Papier mais, fumo a volontà, le Citroen Ds, le minigonne, le feste promiscue.

MA DOVE sono poi finiti tutti quei ragazzi che facevano follie? A votare in seguito Sarkozy oppure a lavorare al ministero degli interni. È più che una scintilla, un ritorno di vitalità per Victor che ricomincia addirittura a ritrovare la sua vena artistica, a provare sentimenti sopiti, mentre il set si muove intorno a lui guidato da un regista-sceneggiatore giovane come Bedos che manovra spietatamente l’operazione nostalgia dei ’70, come fa anche con l’Ottocento, la corte del re Sole o i nazisti attorno a Hitler. Divertente in maniera piuttosto innocua, frenetica e un po’ moraleggiante (dobbiamo accettare il tempo che passa, anche di essere delusi, non basta la vampata degli inizi di un rapporto), coccola i due mostri sacri dello schermo come le giovani star (Doria Tillier, Guillaume Canet).

MA COSA facevano realmente Auteuil e Ardant nel ’74? Daniele Auteil interpretava commedie musicali (Gospel) e poi avrebbe esordito al cinema nel ’75 con Appuntamento con l’assassino. Fanny Ardant figlia di un ufficiale di palazzo Grimaldi a Montecarlo era impegnata a lasciare la famiglia, assolutamente contraria alla sua scelta di recitare. Avrebbe esordito in Marie-poupée nel ’76.