«Tra rappresentanza e democrazia è in corso un divorzio»: è netto il giudizio espresso da Valentina Pazé nel suo ultimo libro, I non rappresentati. Esclusi, arrabbiati, disillusi (Ega, Edizioni Gruppo Abele pp. 144, euro 14), un’incalzante riflessione sulla crisi della partecipazione collettiva: probabilmente, il male principale della politica contemporanea. Democratico – argomenta l’autrice – è il sistema in cui tutti coloro che sono tenuti a obbedire alle leggi (in quanto sudditi) hanno il diritto di contribuire, direttamente o indirettamente, alla loro elaborazione (in quanto cittadini). È questa la ragione per cui i non rappresentati, a cui è intitolato il libro,...