Il Torino che non parte per Bergamo su indicazione dell’Asl, l’Asl Napoli 1 che non ferma il Napoli verso Torino. per il Toro e il club campano, c’è un focolaio in atto che rischia di produrre altri contagiati nella Serie A che conta oltre cento contagiati e si ostina a non volersi fermare per un paio di giornate. Una situazione paradossale, di emergenza per il campionato italiano, resa assai più complicata dalla decisione dei giorni scorsi della Lega di A di non concedere neppure il rinvio di alcune partite, a causa dell’impennata di positivi per la variante Omicron. In Premier League, dove pure non è stata contemplata la pausa forzata con centinaia di casi, almeno ci sono state decine di partite rinviate, in presenza di focolai. In attesa che la A metta giudizio, forse il Consiglio di Lega che discuterà a ore di una norma che consenta di giocare sempre con 13 elementi (come nel 2020), nell’elenco delle squadre travolte dal virus ieri c’è stato pure il Verona, focolaio da otto casi. Neppure in questo caso le autorità sanitarie locali sono intervenute, quindi oggi si dovrebbe giocare Spezia-Verona. Le autorità sanitarie invece si sono imposte anche sulla trasferta dell’Udinese a Firenze: focolaio tra i friulani dopo un giro di tamponi mattutino, squadra e staff in autosorveglianza fino al 9 gennaio. Ad aprire le danze è stata l’Asl di Torino, con i granata piazzati in quarantena obbligatoria per cinque giorni.

NIENTE ATALANTA, un giro di tamponi in mattinata aveva prodotto altri otto positivi, tra calciatori e staff. Al Napoli invece i positivi in totale sono dieci, sei solo nelle ultime ore, ma l’Asl Napoli 1 non ha vietato la partenza degli azzurri per la partita di stasera (ore 20,45) con la Juventus. Decisivo il Green Pass: ammessi alla partita con la Juve solo gli atleti con tre dosi, oppure due dosi, con l’ultima effettuata da non più di quattro mesi. Per i positivi invece c’è la quarantena e anche per i contatti stretti degli atleti non ancora coperti dal booster. Ma anche qui ecco un’altra sorpresa. Con il Napoli in volo verso Torino, l’Asl Napoli 2 Nord metteva in quarantena Zielinski, Rrahmani e Lobotka. Un caos. E il rischio di nuovi focolai è dietro l’angolo anche per la compressione del calendario (altro turno nel weekend), sebbene ci siano già diverse gare da recuperare, tra la giornata di oggi e del weekend, oltre a Udinese-Salernitana di qualche giorno fa. E se dal 10 gennaio per i calciatori c’è l’obbligo del Super Green Pass, con i club che provano a convincere gli atleti eversori del vaccino (l’ultimo convinto è Smalling alla Roma), la questione contagi è arrivata sino alla cabina di regia del governo Draghi. Il fronte rigorista ha addirittura avanzato la proposta di sospendere i campionati (non solo del calcio) per qualche settimana, oppure sino alla sosta di marzo per i playoff mondiali della nazionale italiana. L’idea non avrebbe sortito effetti, l’Esecutivo non prenderebbe in considerazione neppure un’altra riduzione della capienza massima degli stadi (ora è al 50%).