I quattro promotori bolognesi del movimento delle sardine hanno pubblicato giorni fa su la Repubblica una lunga lettera in cui ripercorrono le tappe dell’ascesa della loro iniziativa, declinando ogni pretesa di protagonismo e ogni intenzione di voler trasformare quel movimento in un partito o in una mobilitazione per qualche obiettivo specifico diverso dal ridimensionamento di Salvini e del clima di odio che Salvini ha promosso e diffuso in Italia. È una prospettiva più che legittima, che non ha impedito a me come a centinaia di migliaia di persone di partecipare alle loro manifestazioni senza attendersi o pretendere molto altro. In...