Un vertice andato a vuoto per le grandi decisioni: le nomine per i top jobs sono rimandate al summit straordinario del 30 giugno, alla vigilia della prima riunione del Parlamento europeo il 2 luglio, mentre per l’azione sul clima si dovrà aspettare settembre (vertice Onu del 23) per una posizione comune europea o addirittura dicembre per un chiarimento sugli obiettivi di neutralità carbone entro il 2050, visto il blocco di 4 paesi: Estonia, Ungheria, Repubblica ceca e Polonia (che molto probabilmente non cambierà posizione prima delle elezioni legislative di novembre, perché il Pis al potere non vuole impegnarsi). Piccolo passo...