Ipotizzata già per il consiglio dei ministri di oggi, la designazione del nuovo amministratore delegato della Rai dopo le dimissioni di Carlo Fuortes potrebbe slittare. L’indicazione spetta al ministro dell’Economia, ma Giancarlo Giorgetti è partito per il G7 di Tokyo e non sarà a Roma per il resto della settimana.

Se ne dovrebbe dunque parlare nella successiva riunione del cdm, insieme alla questione Guardia di Finanza. Sulla nomina del nuovo comandante della Gdf (per ora ha assunto l’interim Andrea De Gennaro) si è svolto un duro braccio di ferro tra lo stesso Giorgetti (appoggiato dal ministro della difesa Crosetto) e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Mantovano (Fdi) e ancora non si è trovato un accordo.

E in ballo ci sono anche le nomine dei nuovi vertici di Trenitalia e Rfi (che non dovranno passare in consiglio dei ministri).
Insomma, anche se sul nome di Roberto Sergio come nuovo Ad di viale Mazzini non sembra che si siano dubbi, la partita complessiva ingaggiata tra il partito della premier e la Lega ritarda la pratica. La tensione del resto è salita anche sul capitolo riforme, con Salvini che teme un rallentamento dell’autonomia differenziata e mette paletti rispetto al premierato. E per quanto riguarda la Rai la Lega vuole evitare che Fdi faccia l’asso piglia (quasi) tutto.

Il governo dovrà poi affrontare le conseguenze della forzatura sul decreto per mandare in pensione il sovrintendente del San Carlo di Napoli, Stéphane Lissner, con l’intenzione di dirottare al suo posto Fuortes. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore domani. Lissner ha già annunciato ricorso.