Parlando del suo film Nir Bergman definisce il protagonista un uomo «mezzo cieco lungo il cammino, costantemente portato a minimizzare i propri bisogni per soddisfare quelli del figlio». Che ha vent’anni ma è autistico, e a lui Aharon, il padre (Shai Aviv) ha dedicato la propria vita al punto di rinunciare anche al suo lavoro di disegnatore. Il matrimonio nel frattempo è finito, è proprio la madre del ragazzo a insistere per inserirlo in un centro specializzato pensando che sia giusto cercare di renderlo più indipendente – anche in prospettiva di un futuro nel quale loro due non ci saranno...