Grazie ai volumi Here, Bullet e Phantom Noise Brian Turner si è affermato come il maggior poeta di lingua inglese impegnato a scrivere sulla guerra in Iraq. Contrario da sempre all’intervento militare, Turner ha tuttavia combattuto per un anno e le sue poesie mostrano la consapevolezza della sua contraddittorietà, sebbene si sforzino di dare voce tanto ai civili iracheni quanto ai combattenti nemici. Nonostante sia stato accusato dallo scrittore e saggista iracheno Sinaan Antoon (l’autore di Rapsodia irachena, Feltrinelli) di privilegiare troppo spesso il punto di vista americano, Turner rappresenta un caso piuttosto raro di scrittore statunitense che si è...