E’ di nuovo scontro tra Matteo Salvini ed Elisabetta Trenta. E questa volta la ministra della Difesa sembra proprio aver perso al pazienza. A scatenare l’ennesimo litigio tra i due è stato il rifiuto del Viminale di sostenere un emendamento della Difesa al decreto sicurezza bis con cui si stanziano 7 milioni di euro per il pagamento degli straordinari ai militari impegnati nell’operazione Strade sicure.

Un rifiuto che appare ancora più ingiustificato se si considera che solo la settimana scorsa era stato lo stesso Salvini a minacciare una crisi di governo se non fossero stati riammessi otto emendamenti – inizialmente bocciati dai presidenti della commissioni Affari costituzionali e Giustizia – con misure a favore delle forze dell’ordine, straordinari compresi. «Voglio una spiegazione di questa ingiustizia, i nostri militari meritano rispetto», ha scritto Trenta su Facebook una volta saputo dello stop imposto dal leghista agli straordinari per i militari.
«I nostri ragazzi di Strade Sicure – ha proseguito la ministra su Fb – vigilano ogni giorno per la nostra sicurezza. Sono uomini e donne che meritano rispetto. E lo ripeto: rispetto! Fanno turni stancanti, pesanti e solo una piccolissima parte di straordinari possono essergli riconosciuti. Sono 7 milioni di euro, la Difesa ce li ha e io ho deciso, attraverso un emendamento al Dl Sicurezza bis, di metterli sul piatto per riconoscere a questi ragazzi quello che, più semplicemente, rappresenta un loro diritto. Se ti spacchi la schiena e lavori il doppio per la sicurezza del Paese – ha concluso Trenta – , rischiando a volte la vita stessa, lo Stato non si può girare dall’altra parte». Silenzio, fino a ieri sera da parte del ministro leghista.