Dopo il suicidio di Ian Curtis, nel maggio dell’80, l’intera scena della Factory cade in un angoscioso smarrimento, ma in special modo i rimanenti membri dei Joy Division, che dopo qualche esitazione si ribattezzano New Order, Gillian Gilbert, compagna del batterista Stephen Morris, va ai synth e il chitarrista Bernard Sumner è prestato alla voce e alle strumentazioni elettroniche; viene inoltre aggiunta una drum machine. Il primo album, Movement (’81), che sancisce la rottura definitiva con il geniale produttore dei Joy Division Martin Hannett, ha un sound simile a quello del vecchio gruppo, ma più attutito, racchiuso; gli strumenti sovrastano la voce, l’eleganza si mescola alla glacialità di modo da creare uno stile tecnologico e pregnante che avrà la sua influenza all’epoca. Ma a partire dal secondo singolo, la band, che dopo Movement parte per New York dove frequenta ambienti hip hop e mutant disco, comincia a partorire brani più leggeri e influenzati dalla dance, pur senza perdere l’estremo rigore tecnico, come Temptation. È una direzione che li accomunerà a gruppi della stessa etichetta come A Certain Ratio e Section 25, che avevano conosciuto bene Curtis e si tratta, oltre che di una scelta stilistica con radici ben precise, di una sorta di atto di liberazione interiore dalle atmosfere disperate dei Joy Division.

I SINGOLI dei New Order domineranno a lungo la scena britannica raggiungendo lo zenit con Blue Monday (’83), epico e ipnotico ma sublimemente dance (è ispirato a Moroder e all’italo disco), che sarà uno dei 12” più venduti di sempre. Quasi contemporaneo è l’album Power Corruption & Lies, che evolve ulteriormente le disciplinate geometrie della band in una musica ora velata di malinconia, ora di timida serenità. La chitarra è più disinvolta e vitale. I brani sono ancora più tecnologici di quelli del primo album, ma più freschi, meno chiusi in se stessi. di modo da costituire il battesimo pop su lp dell’ensemble. Dopo quello relativo a Movement, la Rhino ha rilasciato un box dedicato a Power Corruption & Lies, comprensivo un lussuoso libro di 48 pagine con fotografie e altro. 2 dvd di vari concerti e performance e 1 documentario, l’album rimasterizzato in vinile e cd, e un secondo cd contenente demo, alcuni dei quali molto interessanti, oltre a 1 Peel Session. I singoli sono purtroppo venduti separatamente in vinile.