Come previsto nessuno del Pd in piazza. In compenso tutta Mdp, con Pierluigi Bersani che arriva direttamente a piazza San Giovanni e viene accolto dall’abbraccio di Susanna Camusso in testa al corteo.

Da quel momento solo tante strette di mano e richiesta di «tornare a sinistra» da parte dei militanti Cgil. «Questa gente fa una sacrosanta battaglia, parlano di futuro, altro che manifestazione nostalgica», spiega l’uomo che ha lasciato «la ditta».

Nessun fischio e nessuna tensione anche verso i parlamentari del neo gruppo che sono usciti dall’aula invece di votare contro sia alla Camera che al Senato per la fiducia sulla manovrina.

Enrico Rossi e Arturo Scotto sono in camicia bianca (madidi di sudore a riprova della partecipazione a tutto il corteo), Roberto Speranza, Davide Zoggia e Filippo Fossati sono in maglietta.

Nel retropalco viene accolto con sorrisi e abbracci anche Guglielmo Epifani, sebbene qualcuno storca la bocca sulla «coerenza» dell’ex segretario Cgil. La delegazione di Sinistra Italiana è al completo: Nicola Fratoianni e Stefano Fassina non hanno problemi di coerenza appoggiando la battaglia contro il Jobs act della Cgil fin dal principio del governo Renzi.

Stamattina in molti si incontreranno al Teatro Brancaccio per l’iniziativa “Insieme” lanciata da Tomaso Montanari e Anna Falcone. Bersani non ci sarà: «Leggo ogni giorno sui giornali di strategie oniriche: listone di qui, di lì… Una strategia al giorno toglie il leader di torno».