Chi fa ricerca storica raccoglie documenti e intervista testimoni. Scrive per lasciare memoria di tragedie indicibili, come in questo caso, e condivide con gli intervistati strade buie, popolate da fantasmi che stanno nascosti e pure vogliono parlare. Nascono così le biografie di tanti partigiani, deportati, sopravvissuti o schiacciati dall’impietosità della barbarie nazifascista. Ma questo libro è anche qualcos’altro. In 1945 – Ich bin Schwanger (sono incinta), (Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia, pp. 130, euro 18) Anna Di Gianantonio (con Gianni Peteani), con l’accuratezza e la linearità che le sono proprie, racconta...