Interrogarsi sul corpo è operazione complessa che necessità di una risposta altrettanto articolata. Soprattutto quando il corpo non è un’astrazione concettuale che non ci riguarda bensì quando a essere protagonisti di quel corpo che si vuole nominare siamo proprio noi. Bisogna allora prestare attenzione, esercitare i sensi, con indulgenza, raccontare lo scandalo di un corpo che non rientra nei «canoni» che ci si aspetterebbe di incontrare. Due libri recenti e apparentemente molto distanti tra loro restituiscono questo portato. Il corpo si sporge nella scrittura di due autrici giovani, Roxane Gay ed Emma Glass, che dicono invece come non vi sia...