Si è chiuso domenica (ma i premi sono stati annunciati venerdì) il quarantesimo Sundance Film Festival – un’edizione segnata da un programma di premiere di alto profilo più avventurose di quelle viste degli ultimi anni (è stata decisiva, in quel senso, la presenza dell’etichetta newyorkese A24, con 3 film) e da una dimensione retrospettiva, suggerita organicamente sia dal compleanno (celebrato anche con proiezioni di greatest hits) che dal ritorno a Park City di autori «storici» come Steven Soderbergh (il suo The Presence è stato acquistato al festival da Neon) e Richard Linklater. Oltre al bellissimo Hitman (in prima mondiale a...