Più di un secolo è passato dalla prima de Le Sacre du Printemps, eppure la partitura di Stravinskij non smette di rinascere in nuove versioni coreografiche, in scena anche in Italia. Stasera e domani al Teatro Astra di Torino per Palcoscenico Danza debutta La Sagra della primavera – il rituale del ritorno, rivisitazione firmata da Roberta Ferrara di Equilibrio Dinamico presentata in anteprima a gennaio al Teatro Piccinni di Bari con il sostegno del Teatro Pubblico Pugliese. In scena dieci giovanissimi danzatori dell’Eko Dance Project di Pompea Santoro, qui in veste di dramaturg e assistente alla coreografia. Scossi da un movimento compulsivo assonante alla tradizione del tarantismo, i danzatori si dibattono con convinzione nell’incalzare della partitura, cercando rifugio dall’inesorabile rituale di Stravinskij dentro pause di musica elettronica, scritte dal compositore Benedetto Boccuzzi. Nessuna eletta nel finale, ma per i dieci la scelta di una morte collettiva aperta alla rinascita.

ALTRO immaginario per i Dewey Dell che con il loro Le Sacre du Printemps esplorano il rito della metamorfosi animale, vegetale e umana come principio dell’universo. Lo spettacolo, Premio Danza&Danza migliore produzione italiana 2023, gioca con il trasformismo di maschere e costumi tra citazioni che spaziano dal cinema di Mélies alle danze serpentine di Loïe Fuller. È al Bonci di Cesena il 20 aprile per la rassegna Carne diretta da Michela Lucenti (repliche per la penisola tra luglio e ottobre).
Si incastona in un trittico il nuovo Le Sacre di Roberto Zappalà, direttore a Catania del Crid Scenario Pubblico. Insieme al dramaturg Nello Calabrò, Zappalà riscrive in un inedito dispositivo scenico tre cult dei Balletti Russi di Diaghilev: L’Après-midi d’un faune (Debussy), Boléro (Ravel) e Le Sacre du Printemps. Coproduzione internazionale, lo spettacolo ha un fitto calendario di repliche fino al 2025: debutto all’Auditorium Zubin Mehta di Firenze il 30 e 31 maggio nel cartellone del Maggio Musicale Fiorentino. Al Bellini di Catania in ottobre repliche con Orchestra diretta da Vitali Alekseenok.
Torna infine per la terza volta al Sacre il graffiante Olivier Dubois: il suo For Gods only / Sacre #3 debutterà in prima assoluta a Bolzano Danza il 23 luglio per il 40° anniversario del festival. Sarà un assolo per Marie-Agnès Gillot con Stravinskij eseguito dal vivo dall’Orchestra Haydn diretta da Timothy Redmond.