Il mondo in una stanza, quella dei giochi, dove nelle notti di pioggia il più vecchio dei pupazzi trilla il suo strumento e avvia la grande magia. È qui che Fabrizio Pallara col suo Teatro delle Apparizioni fa entrare i giovanissimi spettatori per raccontare loro il viaggio del Tenace soldatino di piombo – un film da palcoscenico, rilettura delicata e sorprendente della nota fiaba di Andersen (al Teatro India fino a domani).

Centinaia di piccoli oggetti si animano e la storia d’amore del soldatino senza una gamba e la ballerina si compie per l’ennesima volta, svelando anche i meccanismi dell’arte scenica. Costruito su un triplo binario linguistico – teatro di figura, attorale e filmico – lo spettacolo conferma le capacità di Pallara di lavorare nella ricerca di un’artigianalità raffinata e coinvolgente, finalizzata a educare alla visione le nuove generazioni.

Si vola insomma sulle ali della fantasia, seguendo le peripezie del soldatino dal suo risveglio fino al raggiungimento in alto, nel castello di carte da gioco, dell’agognata meta, la ballerina in tutù di un soave carillon che gira e gira in una piroetta all’infinito. Anche lei bloccata su una sola gamba, una diversità che li accomuna.Insieme a Valerio Malorni, Pallara inizia a muovere il soldatino, seguendone gli spostamenti con una piccola telecamera che proietta le immagini su un grande schermo posto sul fondo della scena. Ed ecco gli incontri con una serie di personaggi, dalla matrioska all’elefante, dalla zebra a un dispettoso pinocchietto che dimentica di informarlo della presenza di un ragno nero sul tappeto, con le voci dei due attori che cambiano tonalità «inventandosi» dialoghi chiarificatori delle azioni. Con la complicità della telecamera anche il non visibile «appare» e, anzi, si ingrandisce a dismisura, lanciando tutti nell’iperbole fiabesca e dei suoi insegnamenti.

C’è di tutto  e ciascun oggetto animato dai due burattinai mostra la propria specificità, è incredibile come possano aver raccolto ogni sorta di gioco, trenini elettrici, soldati armati da Apocalypse now, scivoli e girandole con pinguini, macchinine e aeroplanini… la scena è zeppa di giocattoli da mandare in visibilio anche gli adulti con le loro memorie. E alla fine la tenacia dell’uno e l’attesa dell’altra sono premiate. L’incontro avviene in questa stanza fantastica e, naturalmente, l’amore trionfa. Sì, ma nella stufa. In una mortifera fusione di cui resterà un cuoricino con uno strass.