Paolo Fabrizio Iacuzzi torna nelle librerie col suo sesto libro, Folla delle vene (Corsiero, pp. 80, euro 13) con nota critica di Pasquale Di Palmo, dove – come nei precedenti – un colore, questa volta il rosa, permea uno spazio, una memoria. Il colore dice Iacuzzi: «innesca un’antropologia privata alla luce di un’antropologia maggiore»; con la sua complessa simbologia, segue tutti i lavori del poeta a cominciare dal bianco di Magnificat (1996), opera già recensita da Giudici, sino ad arrivare al verde di Pietra della pazzia (2016). Il rosa così tenue, rilassante, in verità in questo libro è portatore di...