Sono quasi sempre giovani, agguerrite, e in pochi casi anche corpulente: una spinta dopo l’altra, le donne nel sumo sono riuscite a ritagliarsi il proprio spazio all’interno del dohyo, il cerchio di combattimento in cui bisogna restare con le piante dei piedi ben salde a terra. Una situazione che è sotto gli occhi di tutti, almeno nella versione sportiva di questa disciplina dalla storia ultra-millenaria, originaria del Giappone. Lontano dal Paese del Sol Levante, l’uguaglianza sessuale nel sumo è ormai una questione tutt’altro che spinosa: «Quello sportivo è estremamente diverso dal punto di vista della parità di genere, non si...