Sembra un gioco, di allusioni e travestimenti, di satira e deformazioni. Eppure a fine spettacolo, dopo quasi due ore di battute (alcune note e altre molto divertenti, qualcuna ferocemente irresistibile) è un dubbio inquietante e amaro quello che domina serpeggiando tra il pubblico, spettatore per spettatore. Ed è la domanda del titolo, l’unica a restare davvero senza risposta, dopo tanti scempi denunciati e palesi: Come ne venimmo fuori. Ovvero la nuova apparizione teatrale di Sabina Guzzanti (al Vittoria ancora stasera e domani pomeriggio). Già, dopo tanti «misteri» chiariti, giudizi consegnati alla storia per chi avrà voglia di leggerli, denunce che...