Ungherese e calvinista praticante, nata nel 1917 a Debrecen,«capitale» magiara del protestantesimo, Magda Szabó è una latinista mancata, ovvero prestata alla scrittura, una poetessa convertitasi alla prosa, una scrittrice alla quale, nello stesso giorno del 1949, fu attribuito e poi ritirato da zelanti stalinisti il grande premio letterario «Baumgarten» e che nello stesso anno perde l’impiego presso il Ministero della Religione e della Pubblica Istruzione. Da lì avrà inizio anche il suo silenzio letterario coatto, che durerà fino al 1958, l’anno del processo farsa e della condanna a morte di Imre Nagy, il premier della rivoluzione ungherese del ’56. Magda...