Sarebbe facile definire neo-impressionista la musica di Francesca Gemmo, sola al pianoforte in questo Ad libitum (Dodicilune). Sperimentatrice nel circolo milanese di cui fa parte il vibrafonista e percussionista Sergio Armaroli e a cui si uniscono spesso altri saperimentatori come Giancarlo Schiaffini o Alvin Curran, è nei 10 brani registrati in una sola seduta un po’ meno sperimentale nel senso solito del rifiuto delle trame cantabili e della forma chiusa, ma lo è altrettanto per un uso assai esteso e imprevedibile delle pause e per una forte spregiudicatezza nel provare materiali di varia natura. Il clima è di divagazione assorta/sognante/narrativa. Clima che, appunto, fa pensare all’impressionismo. In realtà si tratta di una escursione tra i possibili territori (illimitati) della contemporaneità ed è lì che si incontra la melodia cantabile come il secco rumorismo.
Negli illimitati territori della musica
Note sparse. Sperimentatrice milanese propone in Ad libitum dieci brani registrati in una sola seduta
Note sparse. Sperimentatrice milanese propone in Ad libitum dieci brani registrati in una sola seduta
Pubblicato 5 anni faEdizione del 17 luglio 2019
Pubblicato 5 anni faEdizione del 17 luglio 2019