A essere discriminati non saranno solo i bambini stranieri ma anche gli italiani, o almeno quelli che hanno la sventura di avere genitori che si sono trasferiti in Veneto da poco tempo. Il consiglio regionale Veneto ha approvato martedì una legge che – dopo i bambini portatori di disabilità – dà la priorità di iscrizione negli asili pubblici ai figli di quanti vivono o lavorano nella regione da almeno 15 anni. Tutti gli altri restano in fila nella speranza che alla fine avanzi un posto anche per loro. «Riteniamo che debbano privilegiare quei cittadini che dimostrino di avere un serio legame con il territorio della nostra regione, vuoi perché vi risiedono da almeno 15 anni, vuoi perché vi lavorano da almeno 15 anni», hanno spiegato i consiglieri tosiani Giovanna Negro e Maurizio Conte. In Veneto sono 238mila i bambini da 0 a 3 anni, 1.600 dei quali stranieri. La legge potrebbe adesso essere impugnata dal governo davanti alla Consulta.