«Siamo stati bersaglio di un’azione terroristica e di un esempio di pirateria marittima». Una compagnia armatrice iraniana, la Iran Shipping Lines group, ieri ha denunciato con questo annuncio l’attacco con un «congegno esplosivo» avvenuto mercoledì nel mar Mediterraneo contro un suo mercantile diretto in Europa. Stando al resoconto fatto da un portavoce della compagnia, a seguito dell’esplosione sulla nave Shahr-e-Kord è scoppiato un incendio che è stato domato dopo poco tempo senza conseguenze per l’equipaggio. La nave ora prosegue il suo viaggio. Israele un paio di settimane fa aveva accusato Tehran di un attacco subito da un suo cargo nel Golfo di Oman. L’annuncio della compagnia iraniana è giunto poche ore dopo le rivelazioni fatte dal Wall Street Journal, secondo cui Israele dal 2019 ha preso di mira almeno 12 navi dirette in Siria, la maggior parte delle quali petroliere iraniane, con mine e altre armi. Gli attacchi, ha scritto il giornale statunitense, non hanno affondato le navi ma solo causato danni. Due petroliere sarebbero state costrette a invertire la rotta e a tornare in Iran. Da parte israeliana e iraniana non è giunta alcuna conferma (michele giorgio)