In Francia ha trovato una seconda casa anche Natalia Doco, una figura a metà tra una folk-singer e una chansonnier; queste sono infatti le due identità musicali-culturali che si ritrovano nel suo secondo disco, El buen gualicho (Casa del Arbol/Goodfellas) intrecciate con tanti altri ingredienti interessanti. Dopo l’insoddisfazione per il disco di debutto(Mucho chino, Belleville Music), la cantante e strumentista argentina (suona chitarra, chitarrine e percussioni etniche), ha(ri)meditato sulle sue sorti e deciso di dar forma a un’idea che le era sempre ronzata nella testa, all’insegna dell’autodeterminazione femminile e dell’indipendenza artistica. È, per sommi capi, su queste basi che si...