Venerdì, alla vigilia della giornata delle Forze armate, la tv di stato del Myanmar aveva avvertito i birmani che si «dovrebbe imparare dalla tragedia delle brutte morti precedenti» e che dunque a scendere per strada «si può essere in pericolo di essere colpiti alla testa e alla schiena». DETTO E FATTO. Il bilancio dei morti del sabato di sangue di ieri in varie aree del Paese, dove il Movimento di disobbedienza civile ha sfidato il divieto, non ha fatto che salire dalla mattina di una giornata nella quale la giunta al potere dal 1 febbraio ha fatto sfilare nella capitale...