Storica decisione del tribunale di sorveglianza di Perugia che ha concesso la liberazione condizionale a Carmelo Musumeci, condannato inizialmente all’ergastolo ostativo (che non permette di usufruire di alcun beneficio) poi trasformato in ordinario circa tre anni fa dai giudici di Venezia. Lo ha annunciato su Fb lo stesso Musumeci, 63 anni, originario di Aci Sant’Antonio in provincia di Catania, finito in carcere nel 1991 per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, estorsione e detenzione di armi.

Il tribunale di sorveglianza di Venezia gli aveva anche concesso la semilibertà, permettendogli di lavorare presso una comunità per disabili a Bevagna, per tornare in carcere la sera. Dopo 27 anni in cella, dove, arrivato con la quinta elementare, si è laureato in giurisprudenza e in sociologia e ha scritto libri come L’urlo di un uomo ombra e Gli ergastolani senza scampo, si è ora stabilito nella comunità di Bevagna. Nei giorni scorsi aveva pubblicato sul suo blog una lettera al ministro della giustizia Bonafede: «Il carcere ti lascia la vita, ma ti divora la mente, il cuore, l’anima e gli affetti che fuori ti sono rimasti. Non si può educare una persona tenendola all’inferno per decenni senza dirle quando finirà la sua pena».
«Non mi risultano altre casi di liberazione condizionale concessi a ergastolani ostativi – commenta Maria Brucale, avvocata esponente dell’associazione Nessuno tocchi Caino -. È una notizia meravigliosa, un grido di speranza nel buio».