Sfoderando le sue doti di incassatore, ieri il direttore di Repubblica Maurizio Molinari non ha battuto ciglio dopo che, la sera prima, la sua redazione a larga maggioranza aveva approvato un documento di sfiducia nei suoi confronti. Gli aventi diritti al voto sulla piattaforma digitale che ne garantisce la segretezza erano 328. Contro il direttore responsabile si è espresso il 64% dei giornalisti (164), a favore il 24% (55), in 35 si sono astenuti. Di conseguenza, è scattato lo sciopero della firma per le successive 24 ore. A scatenare il caso, quella che il comitato di redazione definisce senza mezzi...