La vita di Svetlana si è fermata il giorno che suo figlio Sasha è morto. Aveva da poco iniziato il servizio militare, le lettere scritte in fretta, nei frammenti del giorno fra i molti doveri di una giovane recluta, lasciavano intuire una violenza costante seppure accennata nelle relazioni ma nulla che facesse pensare a quanto poi è accaduto. Eppure di storie di ragazzi morti nell’esercito, non in guerra ma durante la leva, ce n’erano tante nella Bielorussia del dittatore caro a Putin Lukashenko, dove il militarismo punteggia il quotidiano con la glorificazione della madre patria che i soldati proteggono e...