Nel 1831 riapparve a Pompei, nell’esedra della Casa del Fauno, un pavimento di tessere policrome dall’inedita iconografia. L’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. aveva interrotto la vita di un’intera città preservò invece l’epico scontro tra due magnificenti sovrani, tramandato dalle febbrili ma disciplinate mani di un artista egiziano, che copiò forse un quadro già famoso. Quando il pannello musivo – lungo quasi sei metri e largo poco più di tre – venne integralmente riportato alla luce, fu chiaro che a sinistra della scena ondeggiava, in sella al fido Bucefalo, la chioma scomposta del grande Alessandro, principe macedone dalla tempra...