È stato uno dei più prolifici songwriter americani, con almeno cinquanta successi piazzati nelle classifiche, sette dei quali direttamente in prima posizione. Gerry Goffin è morto a 75 anni nella sua casa di Los Angeles, ma lascia in eredità una serie di titoli che rimarranno per sempre nel mondo della musica pop e che includono Will you still love me tomorrow, Loco-Motion e You make me feel (like a natural woman), resa immortale nella versione di Aretha Franklin.

Ma la fama di Goffin – soprattutto sul declinare dei 60 e nei primi settanta – è legata al rapporto privato (matrimonio, due figli e poi il divorzio) e professionale con Carole King, con la quale ha composto decine di brani durante le session al celebre civico 1650 di Broadway. Qui aveva sede infatti il Brill Building, un grande edificio di Manhattan sede della Aldon Music, creata da Don Don Kirshner e Al Nevins, dove sono state realizzate probabilmente le migliori produzioni pop americani nobilitate dagli arrangiamenti e della supervisione di Tin Pan Alley.

Goffin e King, insieme a Greenfiel e Sedaka, hanno scritto pagine memorabili, tanto da essere (giustamente) inseriti nel 1990 nella Rock and Roll Hall of Fame. La coppia «d’oro» aveva un metodo lavorativo quasi metodico, Carole si occupava della parte musicale mentre Gerry componeva i testi. «Le sue parole – ha sottolineato ieri in una nota la cantante – esprimevano quello che molte persone sentivano ma non sapevano come dire».

Will you still love me tomorrow, incisa dalle Shireless nel 1960 e ripresa trent’anni dopo da Dionne Warwick in stato di grazia, è l’archetipo di perfetta canzone d’amore a cui tutti gli autori ambiscono: sentimentale, melodica ma senza melassa. La coppia resiste professionalmente anche dopo la separazione – avvenuta nel 1968, e anzi l’ispirazione tocca i suoi vertici nel 1971 con una delle pietre miliari assolute del pop Tapestry in cui Carole King rivela finalmente tutto il talento quale interprete di spessore. Nel disco – venti milioni di copie vendute – tre dei brani portano proprio il marchio Goffin-King.

Senza l’ex moglie Goffin ha continuato la sua carriera di autore con almeno due titoli entrati nell’immaginario pop: Mahogany, tema dell’omonimo film, interpretato da Diana Ross, scritta con Michael Masser (1975) e una ballata – sempre con Masser – per l’album di debutto di Whitney Houston – nel 1985 – Saving All My Love for You