«C’è stato un tempo in cui non eri schiava, ricordati. Fai uno sforzo per ricordarti. O, altrimenti, inventa». Così, nel romanzo-epico Le Guerrigliere (1969) – da poco ridato alle stampe in italiano nella traduzione di Ana Cuenca – Monique Wittig incaricava la scrittura del compito di reinventare un mondo libero dal giogo della norma eterosessuale e maschile. Qualche anno dopo, prima Le corps lesbien (1973) e poi il Brouillon pour un dictionnaire des amantes (1976) firmato con Sande Zeig proseguivano quel progetto poetico e poietico. In particolare il Brouillon, che esce ora per la prima volta in Italia con il...