Lievitare, fermentare, mutare forma nel passaggio da uno stato all’altro; evocazioni di gusti e sapori attraverso l’immediatezza di un odore, di un profumo che riconnette il passato al momento presente. Può essere il ricordo di una mancanza veicolato dalle memorie d’infanzia, come il profumo del tè che si sprigiona nel bricco con l’acqua bollente quando vengono versate le foglie di tè (nelle prime pagine di La gabbia d’oro di Shirin Ebadi) o quello del ciambellone appena sfornato che conosciamo un po’ tutti. Associabile ad una comfort zone, il cibo ha significati precisi nei riti sacri e profani. Nel rituale consolatorio...