Mogherini a Tehran, segue mezza Europa
Iran Nella delegazione con i ministri Gentiloni e Guidi dovrebbero trovare posto anche Terna, Anas, Ansaldo Energia e, forse, Fca di Marchionne.
Iran Nella delegazione con i ministri Gentiloni e Guidi dovrebbero trovare posto anche Terna, Anas, Ansaldo Energia e, forse, Fca di Marchionne.
L’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, sbarca oggi nella capitale della Repubblica islamica. Ha in agenda incontri con i vertici di Tehran, dopo aver contribuito allo storico accordo di Vienna sul nucleare.
Mogherini è reduce dalla tappa a Riad, in Arabia Saudita: la monarchia wahabita non ha nascosto preoccupazioni e inquietudini sul futuro del quadrante mediorientale, alla luce della nuova «centralità» sciita.
Di fatto, Tehran si è trasformata nella mèta di un vero e proprio «pellegrinaggio» delle diplomazie europee. Domenica era arrivato il vice-cancelliere e ministro dell’economia tedesco, Sigmar Gabriel, alla testa di una delegazione economica. Domani è prevista la visita ufficiale del capo della diplomazia francese, Laurent Fabius. A settembre, arriverà a Theran anche la delegazione politico-economica della Spagna.
Mogherini rappresenta l’Ue, ma gli incontri al vertice di oggi favoriranno anche il ritorno in Iran del ministro degli esteri Paolo Gentiloni: il 4 e 5 agosto sarà accompagnato dal ministro dello sviluppo economico Federica Guidi. Ma l’Italia conta molto sulle nuove relazioni con l’Iran. Tant’è che sono contemplati tavoli dedidati per Eni, Finmeccanica, Cassa depositi e prestiti, e Sace.
Nel solo primo trimestre di quest’anno (dati Eurostat) l’interscambio fra Roma e Tehran ha superato i 407 milioni di euro: 276,8 in esportazioni e 130,9 in importazioni. E ora c’è chi stima in 3 miliardi di euro nell’arco dei prossimi tre anni il valore del mercato iraniano, dall’energia alla ricerca come dal commercio alle joint venture industriali. Nella delegazione con i ministri Gentiloni e Guidi dovrebbero trovare posto anche Terna, Anas, Ansaldo Energia e, forse, Fca di Marchionne.
Conferma Jahanbakhsh Mozaffari, che dall’estate 2013 è l’ambasciatore di Tehran in Italia: «L’eliminazione delle sanzioni non potrà che condurre a un maggiore sviluppo delle collaborazioni, in particolar modo nei settori economico, commerciale, agricolo e industriale, consentendo a tutti di assistere a una nuova crescita e a un rifiorire delle relazioni».
Oggi si ricomincia con Francesca Mogherini, protagonista dell’intesa siglata fra il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, e il segretario di stato Usa, John Kerry.
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