Il governo ha deciso di mettere la fiducia sul decreto sulle missioni militari all’estero, che scade il 9 dicembre e deve ancora essere convertito dal senato. «Il governo Letta – ha detto il ministro per i rapporti con il parlamento Dario Franceschini in aula a Montecitorio – ha posto solo una fiducia sui 16 decreti presentati. Ci sono stati molti incontri con le opposizioni, ma i risultati sono stati giudicati insufficienti dalle stesse. I margini di trattativa si restringono anche tenendo conto che ci sono precisi impegni e scadenze internazionali». Dunque la fiducia, che sarà votata oggi alla camera: alle 14.15 inizieranno le dichiarazioni di voto e la chiama comincerà intorno alle 16.30. La seduta dovrà terminare per le 19 perché ci sono le riunioni dei gruppi di Forza Italia, dunque il voto sul decreto missioni inizierà alle 12 di domani con le dichiarazioni finali e il voto. «Il governo – protesta Nichi Vendola, leader di Sinistra e libertà, che da settimane sta facendo battaglia parlamentare contro il dl – impone il voto di fiducia sul decreto missioni: un atto punitivo verso l’opposizione, e che dimostra disprezzo verso il parlamento e verso il Paese. E’ sempre più evidente che per il governo Letta-Alfano il tema delle spese militari e il ritiro dall’Afghanistan è un tabù inviolabile».