Il generale golpista Min Aung Hlaing che sei mesi fa ha ripreso il potere in Myanmar suscitando un’ondata di proteste senza precedenti, è ora il premier di un «governo di transizione». Domenica, durante uno dei suoi interventi alla televisione, il generale ha spiegato che ai 12 mesi di stato di emergenza già decisi il 1 febbraio, quando Tatmadaw (l’esercito birmano) mise in atto il golpe, possono esserne aggiunti altri 12, sino all’agosto 2023. Il neo premier di un governo isolato internamente e sul piano internazionale ha anche reiterato la promessa di tenere elezioni nell’arco di quello stesso anno, senza fare...