Tre morti sul lavoro nel giro di una mattinata. Il primo caso è avvenuto prima dell’alba, poco dopo le cinque, a Buccinasco, in provincia di Milano: Iliev Plamen Slalev, operaio 52enne di un’azienda di logistica è stato schiacciato mentre era a bordo di un transpallet e lavorava allo scarico di un camion: il suo collega, non sentendo più rumori dietro di sé, è sceso per controllare cosa fosse accaduto e ha ritrovato il corpo dell’operaio a riverso sotto un cumulo di bancali. All’arrivo dei soccorsi, già non c’era più nulla da fare. I paramedici, ad ogni modo, non sono stati in grado di chiarire se l’uomo abbia avuto o meno un malore prima dell’incidente.

La procura di Milano, comunque, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha disposto il sequestro del mezzo e l’autopsia sul corpo dell’uomo. Al magazzino dove è avvenuto il tutto, comunque, non sono stati messi i sigilli e, una volta terminate le varie operazioni, il lavoro dell’azienda è proseguito come sempre.

Poche ore dopo, verso le sette e mezza, a Isola Rizza (Verona), Matteo Tambalo, 42 anni, è stato travolto da un furgone in corsa mentre tagliava l’erba dell’aiuola di un distributore di benzina Eni sulla Transpolesana. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, il conducente del mezzo, diretto verso Rovigo, avrebbe perso il controllo per motivi in corso di accertamento e poi avrebbe sbandato pesantemente, investendo l’operaio e buttando giù anche la colonnina luminosa con i prezzi del carburante. Sono stati necessari i vigili del fuoco di Verona per estrarre dalle lamiere del furgone il corpo di Tambalo, che probabilmente è morto sul colpo. Anche il guidatore è rimasto ferito ed è stato portato in ospedale in condizioni non gravi.

Il terzo caso è avvenuto a Massafra, nel Tarantino. Qui, intorno alle 8 del mattino, il 52enne bracciante agricolo Giuseppe De Marinis è finito schiacciato dal trattore che stava guidando nelle terre di una ditta specializzata nella produzione di agrumi. Oltre all’ambulanza e ai carabinieri, sul luogo dell’incidente sono arrivati anche gli uomini dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl locale. A quanto si apprende, l’uomo lavorava nell’agricoltura da anni ed era assunto con regolare contratto. «Studi recenti da parte di istituti come l’Inail hanno documentato che la maggior parte degli infortuni mortali denunciati in ambito agricolo vede il coinvolgimento del trattore – dice Lucia La Penna della Flai Cgil di Taranto -, servono maggiori incentivi all’innovazione tecnologica e alla salute e sicurezza in agricoltura.

La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un costo bensì un investimento e, soprattutto, un diritto».
Alla fine di luglio, l’Inail aveva rilasciato i dati relativi agli incidenti sul posto di lavoro dei primi sei mesi di quest’anno. Le denunce di infortunio sono state 382.288 (in aumento del 43.3% rispetto al 2021), mentre i morti sono stati 463 (in calo del 13.9% sull’anno scorso).