A volte ritornano. A Milano non è mai troppo allegra una fine settimana di iniziative antifasciste quando i fascisti ci sono davvero. Qui non è una presenza che passa inosservata, anche se quei pochi che ci provano fanno sempre di tutto per nascondersi nel peggiore dei modi. E comunque la caccia all’indirizzo dell’ultimo raduno neo nazi rimane pur sempre il miglior veicolo pubblicitario (per loro).

Oggi alle 16, dopo tanto studiato riserbo, si ritrovano all’Hotel Admiral di via Domodossola, zona Fiera. Sono gli adepti di Casa Pound Milano, una ventina di militanti, ma questa volta con tanto di ospiti speciali: alcuni esponenti di Alba Dorata, il partito dell’estrema destra greco che non ha certo bisogno di presentazioni. Parleranno di Europa e di come ribellarsi alla dittatura della finanza e questo, al di là del glamour horror, è un problema piuttosto serio, perché per la prima volta l’essere “antisistema” dell’estrema destra rischia di trovare consensi trasversali. Quanto agli antifascisti, come sempre, come è doveroso che sia, a loro tocca il ruolo forse poco esaltante di sentinelle.

Non c’è voglia, né forze, per preparare una piazza. E allora la strategia comunicat(t)iva degli antifascisti milanesi punta almeno a convincere l’albergo a chiudere le porte in faccia agli imbarazzanti convegnisti (è successa la stessa cosa a Monza, dove proprio oggi un hotel ha rifiutato una sala a Forza Nuova, all’ultimo minuto e dopo mille pressioni).

“Egregio direttore dell’Hotel Admiral, mi unisco a quanti le hanno già scritto per dissuaderla a concedere”… comincia così la letterina garbata che sta intasando la posta elettronica della direzione dell’albergo. Difficile però che annullino la prenotazione della sala dopo un solo giorno di mobilitazione, a meno che non si rendano conto che non è bello vedersi associati ad una formazione neo nazista. Poi c’è la politica, tutta.

Cgil, Fiom, Rifondazione, Sinistra per Pisapia, centri sociali, associazioni, tutti a far pressioni sulle istituzioni (questura e prefettura soprattutto) perché non concedano spazi di agibilità all’estrema destra. Molti si aspettano anche una presa di posizione decisa da parte della giunta di Palazzo Marino, e magari di qualche parlamentare particolarmente sensibile alle ragioni storiche che fanno di Milano la piazza più antifascista d’Italia. Una piazza che soprattutto nella sua parte più militante per questi due giorni si è già messa in moto per ricordare Davide Cesare, detto Dax, il ragazzo ucciso da due balordi antifascisti undici anni fa in via Brioschi. Un motivo in più per vivere come un insulto la presenza di Casa Pound ed Alba Dorata a Milano.

Diverse, infatti, sono le iniziative previste. Oggi, a Monza, è confermato alle 15 il presidio antifascista contro la presenza di Forza Nuova. Due ore dopo, a Novate Milanese, corteo in piazza Martiri della Libertà contro l’ingresso di Casa Pound nel consiglio comunale (con un consigliere simpatizzante). Sempre oggi, a Rozzano, alle 22, in via Franchi Maggi 118, concerto per Dax con Banda Bassotti, Los Fastidios, Skassapunka e Cleopatra Sound. Domani, invece, in Ripa dei Malfattori (Ripa di Porta Ticinese 83), alle 16 incontro con i compagni francesi del Comité pour Clement (nel nome del ragazzo ucciso a Parigi l’anno scorso dai fascisti). Poi, alle 21, in via Brioschi, musica e corteo sempre per Dax, lungo le vie del “suo” quartiere Ticinese.