Due mesi ieri dal massacro di Iguala. Tra il 26 e il 27 settembre scorso, tre studenti della Normal “Raul Isidro Burgos” di Ayotzinapa vennero uccisi da polizia locale e narcotrafficanti nello stato del Guerrero. Furono ammazzate anche altre tre persone e oltre 25 risultarono ferite. In quell’occasione, scomparvero 43 normalistas, i cui ritratti hanno fatto il giro del mondo, eretti nelle piazze del Messico e dei cinque continenti. Un «crimine di stato» ha gridato quella parte di società messicana che non si rassegna all’intreccio di mafia e politica che caratterizza governi e partiti. E le mobilitazioni non si fermano,...