Messico, le cifre di uno stato fallito
Migranti Oltre 200.000 arrestati
Migranti Oltre 200.000 arrestati
Il Messico chiude l’anno con un altro record negativo: l’arresto di almeno 200.000 migranti, sui circa 300.000 che, secondo gli esperti, hanno cercato di attraversare la frontiera per raggiungere gli Stati uniti. Cifre ufficiali del governo, secondo le quali il 92% degli arrestati proviene dai paesi del Centroamerica, soprattutto dal Guatemala (45%). In compenso, sta arrivando a soluzione la crisi provocata dagli oltre 7.000 cubani, diretti negli Usa e fermi dal 14 dicembre in Costa Rica, dove aspettano di entrare altri 900. Durante una riunione in Guatemala, il Sistema de la Integracion Centroamericana (Sica) ha stabilito che, a gennaiodel 2016, verrà aperto un «corridoio umanitario» dal Costa Rica al Salvador e poi al Messico.
Una migrazione, quella cubana, non certo dettata dal bisogno e dalla disperazione come quella dei centroamericani del cosiddetto Triangolo nord e dei messicani, ma dalle speciali leggi di favore esistenti negli Usa per incentivare le partenze da Cuba: leggi che certo non riguardano i migranti per fame che perdono la vita nella frontiera tra Messico e Usa. «La politica migratoria degli Stati uniti deve perdere il suo carattere politico, perché favorisce una migrazione illegale, insicura e disordinata», ha detto il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez.
A oltre un anno dalla scomparsa dei 43 studenti normalistas, la loro ricerca e la scoperta di oltre 60 fosse comuni, ha evidenziato un altro triste primato del Messico: gli omicidi impuniti e le sparizioni forzate. Secondo le cifre ufficiali, dal 2005 al 2015 i desaparecidos superano i 25.000. Durante il governo del neoliberista Enrique Peña Nieto sono scomparse 13 persone al giorno, una ogni ora e 52 minuti. Nel 2015, si sono registrati 7 femminicidi al giorno, sono stati ammazzati 14 giornalisti e due risultano desaparecidos .
Per militarizzare le frontiere messicane e foraggiare i piani per la cosiddetta lotta al narcotraffico, gli Usa hanno stanziato altri 750 milioni di dollari, destinati al Triangolo nord del Centroamerica e destinato 100 milioni al Messico per il Control Internacional de Narcoticos y Cumplimiento de la Ley. A causa delle gravi violazioni, dal 2006 al 9 ottobre scorso, il governo messicano ha ricevuto 548 «raccomandazioni» da parte delle organizzazioni internazionali per i diritti umani.
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