La prestigiosa biografia musicale di Mirco Mariani interessa fino ad un certo punto ascoltando Merendine blu, rielaborazione a tormentone di una danza tradizionale ungherese Haragszik az Édesanyám, a cui il batterista ha adattato un testo scritto con Pacifico e cantato da Lodo Guenzi degli Stato Sociale e da una Orietta Berti, sempre più calata nella parte di surreale chioccia di novità come la vede una certa tv. Nel processo creativo di questo progetto, aspettando l’uscita dell’album, già prototipo di un genere, Punk da balera vede la partecipazione di Elisabetta Sgarbi e della «nave di Tese»”. Nello sviluppo armonico di Merendine, il leader degli eXtraLiscio (le maiuscole XL forse indicano la stazza di Mariani al pari della sua contagiosissima esuberanza, in questo periodo forse l’unica auspicabile) riesce a comprimere e a integrare certe soluzioni tipiche del liscio d’autore, per intenderci quello dei Casadei, con un testo ispirato alle filastrocche di un Tonino Guerra. Un pantheon ufficiale che potrebbe essere più vasto da accoppiare giudiziosamente al video della canzone e ai sorprendenti contributi creativi raccolti dai social.