Le battute chiamano l’applauso e in politica servono anche quelle. Ma la battutaccia di Giorgia Meloni, «Speranza e Di Maio sono ministri e il problema di una classe dirigente ce l’avremmo noi?», non risolve il suddetto problema, lo scoglio che la leader del primo partito della destra e forse del Paese deve superare se vuole che il suo progetto non rimanga un sogno. L’obiettivo lo indica lei stessa, di fronte ai 4600 delegati convenuti a Milano per la Convention programmatica dei Fratelli d’Italia: «Oggi il campo del reale è dei conservatori, questo è il nostro tempo». Un Partito Conservatore, un...