«Amnistia». La parola viene pronunciata, quasi sottovoce, dal giudice torinese Andrea Natale. Ed è certamente la parola più «scandalosa» che risuona nel Palazzo dei congressi di Firenze durante la prima giornata delle assise di Magistratura democratica, nella quale a tenere banco è stato il tema delle riforme. Il giudizio sui cambiamenti proposti dalla ministra della giustizia Marta Cartabia in materia penale, frutto del lavoro della commissione guidata dall’ex presidente della Consulta Giorgio Lattanzi, è positivo: il segno è garantista, il carcere diventa extrema ratio, si introduce la «giustizia riparativa». Tutto è pienamente in linea con la cultura di Md. Ma...