Lo avevamo sentito due anni fa, Maurizio Maggiani, quando ancora aveva negli occhi le immagini terribili del ponte Morandi che crollava. Lo scrittore pluripremiato e giornalista, che cittadino di Genova lo è per scelta, e non banalmente solo per nascita, non si è mai allontanato da quel vuoto che ora, nel secondo anniversario della tragedia, è tornato pieno. Di cemento e di acciaio, di vita e di movimento, ma è un pieno solo parziale. Due anni fa ci diceva: «Genova è morta». Ora sono già tornate le code sul nuovo viadotto, dunque è viva? Beh sa, anche gli zombie si...