Noemi resta al Santobono in terapia intensiva, sotto sedazione e ventilata attraverso le macchine: la bimba di 4 anni, vittima innocente di una sparatoria venerdì scorso a Napoli, è in condizioni stabili ma critiche, a preoccupare è soprattutto il polmone sinistro, quello che ha subito i danni maggiori dalla pallottola full metal jacket che l’ha attraversata, entrando dalla scapola destra e perforando il torace fino al lato sinistro.

Nel pomeriggio il presidente Sergio Mattarella è andato nell’ospedale pediatrico del Vomero dove ha incontrato i genitori della bimba e i medici del reparto. Si è trattenuto mezzora prima di rientrare a Roma. «Il presidente Mattarella è rimasto colpito dalla reazione della città, è sempre molto attento, sensibile, puntuale e presente», ha poi raccontato il sindaco de Magistris. A colpire il capo dello stato è stata la manifestazione che si è tenuta domenica scorsa sul luogo dell’agguato, Piazza Nazionale, organizzata dalla rete Un popolo in cammino, slogan dell’iniziativa «Disarmiamo Napoli». Al sit in ha preso la parola Antonio Piccirillo, figlio del boss Rosario: «Amate sempre i vostri padri – ha detto – ma dissociatevi dal loro stile di vita. Se noi figli non faremo passi in avanti nel positivo, rimarremo fossilizzati in questa cultura che non paga, priva di etica e valori. C’è chi pensa che la camorra 50 anni fa era meglio ma ha sempre fatto schifo, è sempre stata ignobile».

Ieri de Magistris è tornato ad attaccare il Viminale: «Chiediamo allo stato di intervenire con maggiore forza. Basta tagli al welfare e agli enti locali. Salvini si presenta come un capitano muscolare ma sta diventando un mollusco istituzionale, a volte vestito da bullo, che sta rendendo il paese più insicuro». Per il leader della Lega la colpa è della giustizia che non riesce a tenere in carcere i condannati.