«Questo dono di vita, questa magia di rappresentare delle persone reali tutto il turbinio di intiere folle rumorose di un’intiera città! Ecco la caratteristica di questa affascinante artista.» È l’asserzione dello scrittore e saggista francese Paul Bourget (1852-1935), che ben rappresenta l’intensità narrativa e giornalistica di Matilde Serao (Patrasso 1856/Napoli 1927). Essenza che si rileva in Telegrafi dello Stato (Polidoro Editore, 2022) con la prefazione di Vincenza Alfano e un’intervista alla Serao dello scrittore e giornalista Ugo Ojetti (1871/1946) del dicembre 1894. L’origine di siffatta novella, pubblicata nel 1886 nella raccolta Il romanzo della fanciulla, è da individuare in una...