Ho vaghi ricordi scolastici sui i “cruscanti”, gli accademici della Crusca o loro seguaci, che non godevano di buona fama, almeno tra le persone che si pensavano più in armonia con i tempi nuovi. Considerati – lo ricorda il dizionario Treccani – sostenitori dell’arcaismo e del purismo in fatto di lingua. La purezza può essere considerata – con qualche circospezione – una cosa anche buona. Ma con l’arcaismo è più difficile. Se oggi ci rivolgiamo a qualcuno con un vossignoria, forse non commettiamo un errore linguistico, ma quel signore o signora ci guarderà nel migliore dei casi con curiosità. Eccoci...