Si è molto ricamato sulla scena teatrale della figlia di Silvio Berlusconi, Marina, mano nella mano con Marta Fascina, la “quasi” vedova del padre. Molte le congetture, le illazioni. In attesa della lettura del testamento del Cavaliere nello studio del notaio milanese Arrigo Roveda, le speculazioni giornalistiche si sono soprattutto concentrate sull’inclusione – e in che misura – di Marta tra i beneficiari, molto meno sul ruolo cruciale che la trentatreenne avrà nella gestione della non meno importante eredità politica che lascia Berlusconi. CI SI È ARROVELLATI su Giorgia Meloni, sui suoi calcoli e sulle sue manovre scoperte per agguantare...