«Invito i giovani di Napoli a non accettare provocazioni. Il clima che tenta di instaurare la sinistra è quello di chi non accetta la sconfitta»: lo dice l’ex parlamentare forzista Amedeo Laboccetta – una carriera politica iniziata nel Fuan e poi spesa nell’Msi fino al 1995 – per invitare tutti a Napoli stamattina all’incontro con Marion Maréchal Le Pen presso il Centro studi Pietro Golia. Nipote della leader del Front national Marine Le Pen, Marion l’anno scorso aveva annunciato che avrebbe ridotto il cognome al solo Maréchal. Poi è arrivato il fidanzamento con l’italiano Vincenzo Sofo, calabrese di origini ma milanese di adozione, tra gli ispiratori della svolta della Lega a trazione sovranista e adesso capolista al Sud del Carroccio alle europee, così è stato rispolverato il cognome del nonno materno nel tour politico a zonzo per lo stivale.

L’ospite transalpina farà una pausa per pranzo sul lungomare e nel pomeriggio presiederà un’iniziativa elettorale all’Hotel Ramada. «L’esponente politica francese – spiega ancora Laboccetta – ha scelto di incontrare gli amici storici del compianto Pietro Golia, fondatore della casa editrice Controcorrente. Il centro studi avvia un rapporto di collaborazione con Marion Maréchal e la sua organizzazione culturale». Si tratta dell’accademia Issep, fondata a Lione dopo aver lasciato il Front national.

Per spiegare chi era Golia e chi sono i suoi amici è necessario cominciare dalla fine. Il suo funerale, nel 2017, si conquistò un articolo su Fascinazione: «La bara, trasportata da alcuni amici e camerati di vecchia data, avvolta in una bandiera del regno delle due Sicilie è salutata prima da un lungo e commovente applauso all’uscita della chiesa, poi è stato per tre volte urlato ’Camerata Pietro’ e per tre volte saluti romani vengono levati al cielo al grido di ’Presente’» scrive Giuseppe Parente. Del resto il primo titolo con cui venne battezzata Controcorrente fu nel 2001 una raccolta di scritti del filosofo Julius Evola.

I riferimenti della Lega in Campania sembrano venire quasi tutti da un unico ceppo. Tre i parlamentari eletti. Alla Camera Gianluca Cantalamessa: il padre nell’Msi, passato per Fi prima di abbracciare i padani. E Pina Castiello: da An al Pdl e ora la Lega, è stata nelle grazie di Nicola Cosentino quando ancora era un potente ras berlusconiano, adesso è legata all’ex senatore Vincenzo Nespoli, pure lui passato dall’Msi ad An e poi al Pdl, prima di incappare in grane giudiziarie. Al Senato c’è Claudio Barbaro, presidente di Asi – Associazioni sportive e sociali italiane, fondata nel 1994 come Alleanza sportiva italiana per iniziativa di un gruppo di fuoriusciti dal Centro sportivo Fiamma, nato nel 1948 come associazione collaterale all’Msi.

Dopo Sofo e Le Pen, anche Matteo Salvini era annunciato a Napoli per la compagna elettorale per le europee. Giovedì pomeriggio sarà in prefettura al Comitato per l’ordine e la sicurezza, dove rilancerà il suo contestatissimo decreto Sicurezza bis. La sera avrebbe dovuto tenere un comizio. La location doveva essere piazza Matteotti, poi il teatro Augusteo («ingresso libero con accrediti») ma ieri pomeriggio sull’account Lega – Salvini Premier Pomigliano d’Arco è apparsa la comunicazione: «Il Ministro Salvini per urgenti impegni a Roma è stato costretto ad annullare il comizio previsto per giovedì sera». Salvo ripensamenti, resta il dubbio che abbia preferito scansare nuove contestazioni, già per altro annunciate. Napoli senza confini dà appuntamento giovedì alle 18 alla stazione Toledo della metro facendo anche conto sulla fantasia e la disponibilità di balconi.